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domenica 29 aprile 2012

Un altra testimonianza, forse la più importante sull'attenzione alla conservazione del patrimonio storico-artistico ci viene da Raffaello Sanzio,uno dei maggiori pittori ed architetti del Rinascimento italiano.

Egli, durante il pontificato di Leone X fu nominato responsabile della manutenzione di ponti, strade, portici, acquedotti, etc. della città di Roma, nonchè ispettore di marmi e lapidi antiche, per trovarle, controllarle, catalogarle de infine conservarle.

Raffaello Sanzio scrive la famosa lettera a Papa Leone X per denunciarne in pubblico il generale disinteresse dei cittadini e delle gerarchie ecclesiastiche per la città di Roma.





Essa si divide in tre parti:

1 - Denuncia dello stato di degrado e abbandono di Roma, con continui saccheggi sui monumenti dell'età classica.
Raffaello chiede al Papa di essere garante della conservazione, dal grande monumento al tessuto cittadino minore.

2 - Divide la storia dell'architettura in tre periodi:
- architettura classica:
a) 1^ periodo, architettura repubblicana ed imperiale
b) 2^periodo, architettura tardo-imperiale
Per Raffaello, l'architettura degna di essere conservata è quella classica del primo periodo a scapito della seconda, per esempio pur di far emergere la Domus Aurea, decide di demolire le terme di Traiano.
- architettura medievale: considerata come barbara, in quanto associata alla popolazione nomade dei Goti, da cui lo sile gotico.
- architettura rinascimentale: nuovo modo di fare architettura, ma mai impareggiabile e bella come l'achitettura classica. L'unico architetto coevo che cita è il suo maestro Donato Bramante.

3 - Detta indicazioni pratiche su come fare un rilievo ed un restauro andando a scalzare la prassi oramai comune di effettuare un disegno ornato.

Esempio di disegno ornato


sabato 28 aprile 2012

Il restauro tra Rinascimento e Illuminismo

In questo periodo si assiste ad un recupero delle antichità classiche, l'uomo vuole porsi al centro dell'universo, al posto di Dio, divinizzando in alcuni casi la propria persona! (Umanesimo rinascimentale)
Vi è un ritorno alle arti, in particolare a quelle maggiori (pittura, scultura, architettura), si sviluppa in maniera esponenziale la trattatistica, sostituita poi nel Settecento dall'enciclopedia.

Alcuni trattati rinascimentali che si occupano di restauro:
Egli nel decimo libro tratta di come restaurare un edificio. Bisognava intervenire sugli edifici preesistenti poichè essi potevano presentare dei difetti intrinsechi (errori di progettazione, sito non appropriato) ed estrinsechi (distruzioni per terremoti, guerre).

Frontespizio del Libro X del trattato di Alberti

  • Trattato di Architettura di Antonio di Pietro Averlino detto il Filarete
Egli conia un nuovo vocabolo Malato Domo, ossia quell'architettura che presentava problemi di salute. Filarete paragonò l'edificio ad una persona malata, così come il medico aveva il dovere di curare codesta, anche l'architetto aveva il compito di capire la causa del male e cercare di porre rimedio.
(Il trattato è famoso poichè è stato dedicato dall'autore a Francesco Sforza e perchè qui è teorizzata la costruzione di una nuova città ideale, Sforzinda)

Una pagina del trattato di Filarete


giovedì 26 aprile 2012

Il restauro nel Medioevo

Nel 313 d.C. con l'editto di Costantino, finalmente i cristiani possono professare liberamente la propria fede. Il Cristianesimo diventa una delle tante religioni dell'impero.
Nel 380 d.C. con l'editto di Teodosio il Grande, il Cristianesimo diviene l'unica religione dell' impero.
I Cristiani, da perseguitati diventano persecutori, attuando una sistematica DAMNATIO MEMORIAE, ossia distruggendo tutti i simboli del paganesimo come templi, anfiteatri e sopratutto terme, odiate per la promisquità. Lo stesso S. Agostino nel suo trattato "De Civitate Dei" incitava a questa distruzione, affermando che tutto ciò era gradito a Dio.
Prudenzio, di contro, consigliò a S. Ambrogio, vescovo di Milano, che forse era meglio riutilizzare i monumenti pagani, per convertirli all'uso della cristianità.
L'intervento di adattamento da templio pagano a chiesa cristiana era molto semplice e veloce:
- si tamponavano le colonne più esterne
- si forava il muro della cella per creare le navate
- si eliminavano quesi simboli che non potevano essere riadattati al cristianesimo.

 Pianta della cattedrale di Siracusa. Adattamento da templio a chiesa, in rosso è evidenziata la posizione delle colonne originarie.

Interviene sulla questione anche Francesco Petrarca, che nel 1347 redasse la famosa epistola Hortatoria, scrivendo al popolo romano per appoggiare la nuova repubblica instaurata da Cola di Rienzo.
Petrarca, consiglia ai romani di cercare di arginare le distruzioni sui monumenti, evitando di farli andare nelle mani di chi ne fa "vile e turpe guadagno". Continua poi interrogandosi "cosa si lascerà alle nostre future generazioni, se si continuerà a deturpare il patrimonio storico ed artistico?".



Chiesa di S. Lorenzo in Miranda. Originariamente si trattava del tempio degli imperatori Antonino e Faustina, in questo caso l'intervento ha interessato solo la cella, con una facciata barocca postuma che sporge dal limite superiore dell'architrave. Si nota che l'ingresso è rialzato in quanto il pavimento è appoggiato direttamente sui ruderi del tetto del tempio.



domenica 22 aprile 2012

Fonti classiche
In questo periodo esistono fonti bibliografiche che parlando di architettura, inserivano all'interno della trattazione alcuni elementi di restauro.

Nel Libro II dove Vitruvio tratta delle costruzioni arcaiche, egli ci dice come recuperare gli edifici per adeguarli alla funzione attuale in quanto l'uso che ne faceva la società era mutato.

Pagina del trattato di Vitruvio in cui tratta degli ordini architettonici (Libro II)

Plinio il Vecchio nel XXXVI Libro in cui tratta anche dell'architettura, ci da informazioni su come prevenire e curare i degradi di causa naturale su un edificio, scultura o dipinto indicando altresì come intervenire.

Frontespizio del Libro I della Naturalis Historia

Nella Periegesi, in cui è descritta una regione della Grecia in ogni libro (8 in totale), non è una vera e propria guida della Grecia, ma si riconnette alla periegesi ellenistica, che sotto forma di itinerario voleva offrire notizie di erudizione antiquaria. Questo testo ci guida ai monumenti, alle tradizioni e ai luoghi della Grecia. Per ogni edificio viene anche descritto il tipo di degrado. Ogni edificio che per svariati motivi si trovava allo stato di rudere, meritava di essere conservato poichè esso poteva avere un grandissimo valore storico, sociologico e culturale.

Copertina della Periegesi, di un edizione del 1829


sabato 21 aprile 2012

Il restauro nell'antichità classica
Nell'epoca classica il restauro, come lo intendiamo noi oggi, non esisteva ancora, si trattava per lo più di conservazione, manutenzione e adattamento di monumenti, statue, dipinti. etc...  Per esempio quando i romani conquistavano un nuovo popolo, oltre ad imporre i propri usi e costumi, imponevano anche la propria architettura andando a recuperare le preesistenze per adattarle alle proprie esigenze.

Poteva altresì accadere che alcuni cantieri durassero 50-60 anni, poteva essere abbandonato e poi ripreso 10 anni più tardi restaurando le preesistenze e portandolo a conclusione o continuandolo secondo il gusto con cui era stato iniziato o trovando un compromesso tra vecchio e nuovo.


L'opera d'arte secondo i classici era considerata tale soltanto quando soddisfava 3 requisiti:
1) doveva essere realizzata con i migliori materiali disponibili
2) l'artista doveva procedere ad un eseguzione perfetta senza errori
3) l'opera doveva avere una grande durabilità
L'ultimo requisito non sempre poteva essere soddisfatto in quanto il bene era soggetto a terremoti, saccheggi etc..
Se l'opera non era gravemente danneggiata veniva posta in manutenzione e ricostruite le parti mancanti, diversamente se l'opera era irrecuperabile, si demoliva e la si ricostruiva tale e quale poichè per i romani la copia aveva lo stesso valore dell'originale.

Esempi
 Statua equestre dell'imperatore Domiziano-Nerva mirabile esempio di riutilizzo di un monumento romano. Quando all'imperatore Domiziano succede Nerva, egli decide di appropriarsi della statua decapitandola e facendo collocare una nuova testa con il proprio volto.



domenica 15 aprile 2012

AFORISMI E PROVERBI

  • Ridefiniamo quindi il restauro come la sommatoria di due ordini di operazioni: Restauro = progetto di conservazione dell'esistente (come valore complessivo) + progetto del nuovo (come valore aggiuntivo). (Marco Dezzi Bardeschi)
  • Noi amiamo l'arte, ma riteniamo che essa non vada sottratta al contesto sociale in cui si è manifestata. Crediamo non abbia senso restaurare e conservare un centro storico, trasformandolo da agglomerato naturale di vita collettiva in residenza di lusso per esteti e maniaci dell'antico. Il nostro atteggiamento al riguardo si ispira, d'altra parte, oltre che a motivi sociali, a criteri storici: soltanto in Italia, infatti, si è verificata la convivenza armonica della pienezza dell'arte (pensiamo, ad esempio, al caso di Michelangelo) con la pienezza della vita: cioè con il suo contrario: perché l'arte è una cosa, la vita un'altra. (Giorgio Bassani)
  • Il cosiddetto restauro è la peggiore delle distruzioni. [...] Esso [il restauro] significa la più totale distruzione che un edificio possa subire: una distruzione alla fine della quale non resta neppure un resto autentico da raccogliere, una distruzione accompagnata dalla falsa descrizione della cosa che abbiamo distrutto. Non inganniamo noi stessi in una questione tanto importante; è impossibile in architettura restaurare, come è impossibile resuscitare i morti. (John Ruskin)
  • Bisogna sempre ricordare che fare architettura significa costruire edifici per la gente, università, musei, scuole, sale per concerti: sono tutti luoghi che diventano avamposti contro l'imbarbarimento. Sono luoghi per stare assieme, sono luoghi di cultura, di arte e l'arte ha sempre acceso una piccola luce negli occhi di chi la frequenta. (Renzo Piano)
  • Ciò che cerchiamo in un'opera architettonica non è diverso da ciò che cerchiamo in un amico. Gli oggetti che definiamo belli sono versioni delle persone che amiamo. (Alain de Botton)
  • Il destino dell'architetto è il più strano di tutti. Molto spesso mette tutta la sua anima, tutto il suo cuore e passione nel creare edifici nei quali non entra mai di persona. (Johan Wolfgang von Goethe)

domenica 1 aprile 2012

TRADUZIONI

Restaurare              (italiano)

Restore                          (inglese)

Restaurer                     (francese)

Wiederherstellen     (tedesco)

Restaurar                    (spagnolo e portoghese)

восстановление     (russo)

恢復                                (cinese)

リストア                       (giapponese)

  استعادة                            (arabo)  

Reddere                      (latino)

αποκατάσταση         (greco)

  לשחזר                            (aramaico)